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sabato 14 giugno 2025

Il Milanese-acr (Europa) a cura di CRV-ACR-ONLUS CRV-Acr-Acraccademia.it






  Giugno 2025

I 5 Referendum dell'8 e 9 giugno, non hanno raggiunto il "cuorum"... Noi riteniamo che sia  inutile lamentarsi e cercare di chi è la colpa. Possiamo solo sottolineare la mancata possibilità di coinvolgere i cittadini per gestire  insieme ai "politici" i nodi più controversi e delicati della realtà  italiana.

I 4 REFERENDUM inerenti al LAVORO, voluti dalla Cgil di Landini e appoggiati daĺla sinistra... potevano essere evitati se l'attuale Governo Meloni che ha la maggioranza assoluta del Parlamento sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica, avesse voluto risolverli con leggi apposite come si fa in tutti gli stati europei...
 I cittadini Italiani li hanno snobbati perché, come sempre hanno poca fiducia dei politici e non hanno voluto scegliere... ascoltando chi dirige il governo. 
Hanno fatto bene o hanno fatto male? 
Ai posteri l'ardua sentenza!

Per il quinto referendum, voluto dai Radicali, sul dimezzamento della possibilità di chiedere la cittadinanza italiana da 10 a 5 anni... degli stranieri exstracomunitari, anch'esso sottoscritto da 5 milioni di cittadini come tutti gli altri... riceviamo delle interessanti riflessioni dal nostro Filosofo, che  le lettrici e i lettori ben conoscono e apprezzano da anni. BENE! Volentieri le pubblichiamo.


*Riflessioni sul quinto referendum*
a cura di Francesco Costantino*
 
Il quinto referendum prevedeva di
ridurre da 10 a 5 anni il tempo per
avere la cittadinanza italiana.
( lasciamo perdere la storia dei 10
  dei 5 anni, ci porta fuori strada)
Questo quesito si rivolge ai migranti
regolari o no che sbarcano illegalmente
in Italia.
Il quesito è stato respinto perché
non ha raggiunto il quorum previsto,
ma i SI sono stati di molto sotto le
aspettative.
Allora sorge una domanda, perché
la sinistra non lo ha capito?
Ogni giorno i media riportano le
malefatte di una parte consistente
di questi irregolari in Italia, specialmente
nelle cronache di droga e reati di
strada.
Non solo, ma quello più odioso è
la pretesa che, questo gruppo
maggioritario di irregolari, di
imporre agli italiani il loro modo di
vivere, la loro cultura e in modo
strisciante la loro religione.
E dulcis in fondo quando non ottengono
quello che vogliono chiamano gli
italiani RAZZISTI.
Ricordo a chi legge che molti italiani
nel passato sono emigrati in
particolare modo in america. Questi
italiani sono stati nella cronaca di
quei Paesi per le polpette al sugo
e per i maccaroni, non hanno preteso
di cambiare la cultura e si sono adattati
al modo di vivere.
Ancora oggi, 2025, polpette e maccaroni
sono sinonimo di italianità senza avere
a che fare con razzismo e pretese di
imposizione culturale.   

*Filosofo  di Crv e Acr con acraccademia 

giovedì 12 giugno 2025

Un progetto per L'EUROPA e l’Italia a cura di acraccademia.it

 


Attenzione! Le insidie del progresso ci giungono dalla rete!


A cura di Acr* e Crv* con **acraccademia.it


Arriva un messaggio anonimo...

Gentile cliente", E' questo uno degli incipit più comuni dei messaggi registrati che si attivano quando rispondiamo a una chiamata proveniente da un numero apparentemente normale, ma a noi sconosciuto. Il messaggio prosegue spesso con la proposta di un servizio "Imperdibile" o con comunicazioni bizzarre, come il celebre: "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum". 

Per difendersi da questi tentativi di adescamento, che hanno lo scopo di carpire i nostri dati per fini truffaldini, possiamo scegliere di non rispondere ai numeri che non abbiamo salvato in rubrica, ma questa soluzione non sempre è percorribile, perché in alcune situazioni non possiamo ignorare chiamate che potrebbero essere importanti. Quello a cui assistiamo è la conferma che le frontiere degli attacchi telematici si spostano sempre più in là, con una velocità almeno pari a quella delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. I classici trumenti di difesa - evitare la condivisione di dati sensibili, non cliccare su link sospetti, aggiornare l' antivirus - restano sempre fondamentali, ma potrebbero non essere sufficienti. Oggi, infatti, ad essere violati non sono solo i nostri dispositivi, ma anche i servizi gestiti da terzi, ai quali abbiamo affidato informazioni personali. Per questo, oltre alla prudenza individuale, è necessario adottare misure strutturali e su larga scala. In questa direzione va il recente intervento dell'Agicom (l'Authority per le comunicazioni), che punta a bloccare sul nascere le chiamate da numeri sospetti. ALTROCONSUMO ha collaborato allo sviluppo del sistema, che sarà presto disponibile per le compagnie telefoniche. 

Ci piace pensare che, grazie a questo passo in avanti, le chiamate in arrivo possono presto tornare a restituirci una voce amica al posto del solito e insopportabile "Gentile cliente".

*Associazione Culturale e Ricreativa

*Centro Ricerche Valassinesi 

**Portale del sito di Acr e Crv

lunedì 9 giugno 2025

Magra consolazione ma realistica... REFERENDUM... A CURA DI 25092009MESSAINDUOMOXSANPADREPIO.BLOGSPOT.COM

 

Il referendum fallisce il quorum, ma il Pd si consola: "Abbiamo un fronte unito che vale il centrodestra"

L'asticella fissata da Boccia alla vigilia del voto: prendere più voti di quelli della maggioranza di governo alle elezioni del 2022. Il bersaglio è stato centrato, ma sul filo di lana. Ed era ampiamente alla portata

Francesco Boccia ed Elly Schlein, foto Mauro Scrobogna, LaPresse

Portare alle urne 12,4 milioni di elettori. Più dei 12,3 milioni che il centrodestra aveva raccolto alle elezioni del 2022. Era questo l'obiettivo minimo palesato alla vigilia del voto dal senatore del Pd Francesco Boccia. "Se al referendum andassero a votare 12 milioni e 400mila persone - era stato il ragionamento dell'esponente dem - significherebbe che un pezzo di Paese sul lavoro e sulla cittadinanza le sta dicendo "non ci piace come stai governando e su questo hai il dovere di cambiare tutto". A posteriori si può dire che il bersaglio è stato centrato. Ma sul filo di lana. I votanti sono stati circa il 30% del corpo elettorale, se si considera il dato nazionale. Secondo il sondaggista Fabrizio Pregliasco i "sì" ai quesiti sul lavoro dovrebbero essere circa 13 milioni. Solo 10 milioni invece i voti favorevoli al quesito sulla cittadinanza. Un risultato che non può lasciare soddisfatti i promotori. A Meloni non è arrivato nessun "avviso di sfratto" come aveva auspicato Boccia.

Boccia: "Abbiamo un fronte sociale unito che vale il centrodestra"

Commentando i risultato del voto su La7 Boccia ha parlato di "una partita che aveva senso giocare". "Abbiamo un fronte sociale, unito, che anche in termini di elettori vale il centrodestra" ha detto il senatore Pd. "Elly Schlein non ha fatto altro che seguire un percorso coerente, esattamente come aveva annunciato il giorno delle sue elezioni, ha fatto quello che aveva promesso ai suoi elettori. Il Pd continuerà su quella strada perché è quella che distingue la sinistra con la destra".

Sul risultato consegnato dalle urne Boccia non è negativo: "Giorgia Meloni è a palazzo Chigi per 12 milioni e 300mila voti, una minoranza che è maggioranza in Parlamento" ha concluso il senatore dem. "Oggi hanno votato 15 milioni di persone, non so quanti sono i 'sì' ma i quesiti sono molto identitari. Meritano lo stesso rispetto di quei 12 milioni e 300mila per i quali Meloni è presidente del Consiglio". 

Schlein: "Alle urne più elettori di quelli che hanno votato la destra"

Subito dopo è stato il turno della segretaria del Pd Elly Schlein. "Grazie alle oltre 14 milioni di persone che hanno deciso di votare e tutti coloro che si sono mobilitati per far contare il voto dei cittadini. Per noi il vostro voto conta".

"Peccato per il mancato raggiungimento del quorum" ha commentato la segretaria del Pd, "sapevamo che sarebbe stato difficile arrivarci, ma i referendum toccavano questioni che riguardano la vita di milioni di persone ed era giusto spendersi nella campagna al fianco dei promotori, senza tatticismi e senza ambiguità. Sui temi del lavoro e della cittadinanza, che sono costitutivi per una forza progressista, continueremo a impegnarci in parlamento con le nostre proposte".

"La differenza tra noi e la destra di Meloni è che oggi noi siamo contenti che oltre 14 milioni di persone siano andate a votare - ha detto ancora Schlein -, mentre loro esultano perché gli altri non ci sono andati. Ne riparliamo alle prossime politiche. Hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico di questo voto ma hanno ben poco da festeggiare: per questi referendum hanno votato più elettori di quelli che hanno votato la destra mandando Meloni al governo nel 2022. Quando più gente di quella che ti ha votato ti chiede di cambiare una legge dovresti riflettere invece che deriderla". 

L'obiettivo minimo del Pd non era così ambizioso

L'asticella di 12,4 milioni di voti non era in realtà così ambiziosa per un referendum appoggiato dai principali partiti d'opposizione e dal più grande sindacato italiano, la Cgil. Se prendiamo in esame i referendum degli ultimi 25 anni, in due occasioni il numero dei voti favorevoli è stato inferiore a quello fissato dai dem. È il caso dei referendum del 2022 sulla giustizia a cui hanno votato circa 10,4 milioni di persone (compresi gli italiani all'estero) con un'affluenza pari al 20,5% (dato più basso nella storia dell'istituto referendario). E della consultazione del 2003 sull'articolo 18 promossa da Rifondazione Comunista: nonostante la bassa affluenza (pari al 25,7%) votarono 12,7 milioni di persone, di cui 10,4 a favore del quesito.

Al referendum del 2011 su acqua pubblica e nucleare andarono invece ai seggi più 27 milioni di persone, circa il 54% del corpo elettorale (quorum raggiunto), mentre per fermare le trivellazioni in mare si presentarono al voto 15,8 milioni di elettori con 13,3 milioni di sì. 

Al referendum costituzionale del 2001 sull'articolo V della Costituzione votarono invece 16.843.420 cittadini, cioè il 34,05% del corpo elettorale. Alla consultazione sulla riforma costituzionale del 2006 andarono alle urne 26.110.925 milioni di italiani, pari al 52,46% degli aventi diritto, mentre al referendum del 2016 che segnò il de profundis del renzismo presero parte circa 33 milioni di elettori. Si tratta di numeri che vanno contestualizzati: per i referendum costituzionali non è infatti previsto alcun quorum. Un fattore che indubbiamente favorisce la partecipazione.



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Il referendum fallisce il quorum, ma il Pd si consola: "Abbiamo un fronte unito che vale il centrodestra"
https://www.today.it/politica/referendum-obiettivo-pd-risultati.html
© Today Fonte che ringraziamo...

Europa incontro Meloni e pr3sidente Consiglio Europeo il 6 giugno 2025

 Europa consiglio e Presidente Meloni... 


sabato 10 maggio 2025

PALAZZZO MARINO COMUNE DI MILANO 50 SUDARI x GAZA a cura di acr il Milanese

 





Il decreto Sicurezza è legge, 14 nuovi reati: cosa cambia

Il testo, ampiamente contestato dall'opposizione, è diventato legge al Senato. Nuovi reati e aumento delle pene per quanti riguarda detenuti e abusivi. Più tutele per i poliziotti


Giorgio Pirani

GIORNALISTA ECONOMICO-CULTURALE



Pubblicato: 4 Giugno 2025 17:40

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Fonte: ANSA
Cosa c'è nel decreto sicurezza
Il decreto Sicurezza è legge. Il testo è passato anche al Senato, completando così l’iter di approvazione, con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione. Un testo che è stato duramente contestato sia prima che dopo l’approvazione dall’opposizione, che lo considera troppo duro, introducendo nuovi reati e aumentando la pena per altri.

Polemiche e risse sfiorate al Senato
Come già avvenuto alla Camera, anche a Palazzo Madama il governo ha posto la fiducia sul provvedimento, per limitare le modifiche e mostrare compattezza nella maggioranza.

Vive le proteste in Senato, con i senatori dell’opposizione che per protesta si sono seduti a terra davanti ai banchi del governo, urlando “Vergogna, vergogna” e chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo. Ci sono stati anche dei momenti di tensione...omissis.

Nasce il reato di occupazione arbitraria
Il testo si compone di 39 articoli che recepiscono in gran parte il disegno di legge del 2023 e con 12 di questi che hanno subito modifiche.


Tra i nuovi reati c’è quello dell’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, punibile con la reclusione da 2 a 7 anni. Si introduce, inoltre, una procedura volta ad accelerare la reintegrazione nel possesso dell’immobile occupato, qualora lo stesso risulti quale unica abitazione effettiva di chi denuncia. Una misura che mira ad accelerare le tempistiche di sgombero, spesso rallentate da iter giudiziari complessi.

Pene più severe per chi blocca il traffico
Il decreto istituisce pene severe anche per chi protesta pacificamente bloccando il traffico o scende in piazza contro un’opera pubblica. In sostanza, diventa illecito penale il blocco stradale o ferroviario. Le opposizioni hanno ribattezzato questa come “norma anti-Gandhi”; la misura prevede il carcere fino a un mese per chi da solo blocca una strada o una ferrovia e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite.

Detenute madri, come cambia la stretta
Tra le norme più contestate del decreto, l’articolo interviene in materia di esecuzione della pena per donne incinte e con figli, con l’abrogazione della disposizione che prevede il rinvio obbligatorio e l’introduzione del rinvio facoltativo della pena e la previsione dell’impossibilità del rinvio facoltativo se da ciò derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti.


Per le donne incinte o le mamme con bambini sotto l’anno di età scatta l’obbligo per il giudice di eseguire la misura della custodia cautelare negli istituti a custodia attenuata.

Rivolte nelle carceri, cambiano i reati
Sempre in tema carceri, si introduce il nuovo reato della rivolta nelle sedi carcerarie e prevede la punibilità con la reclusione da 1 a 5 anni. A venire puniti non saranno solo gli atti di violenza o minaccia, ma anche forme di resistenza passiva che impediscano il corretto svolgimento delle attività di sicurezza interna. Pene più severe per chi partecipa a rivolte nei centri di trattenimento per migranti, con reclusione fino a 18 anni nei casi più gravi. Semplificate anche le procedure per costruire nuovi centri.

Reati vicino a stazioni e metropolitane? C’è l’aggravante
Prevista una nuova circostanza aggravante per i delitti contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio: quella di aver commesso il fatto all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri.


Nella nuova formulazione, è stato ridefinito l’ambito dei delitti rispetto ai quali la nuova circostanza aggravante esprime un grado di maggiore offensività tale da giustificare l’aumento di pena.

Stretta sulle manifestazioni in piazza
Aumentano anche i poteri del Daspo urbano, ossia il divieto di frequentare determinate aree delle città, anche a chi sia stato denunciato o condannato (anche senza sentenza definitiva) per reati contro la persona o il patrimonio in ambito di trasporto pubblico. Pene più dure per i reati di blocco stradale o ferroviario, non più considerati un illecito amministrativo ma un reato penale.

Alt alla cannabis light ma resta la produzione agricola di semi
Stop alla coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti. Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light. Ma è stata inserita nel decreto legge, nell’ambito delle coltivazioni lecite, la produzione agricola di semi destinati agli usi consentiti dalla legge entro i limiti di contaminazione stabiliti dal ministro della Salute con decreto.

Il Milanese e Il baggese di maggio a cura di acraccademiailbaggese.blogspot.it

 



mercoledì 7 maggio 2025

Per COSA e COME si vota ai REFERENDUM dell'8 e 9 giugno? ....a cura di Centro Ricerche Valassinesi




𝗘𝗹𝗼𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 - 𝟱 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼
𝗚𝗶𝗮𝗻𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗼𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 - 𝗦𝗲𝗿𝗲𝗻𝗮 𝗗𝗮𝗻𝗱𝗶𝗻𝗶

L𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟱 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 nel 𝗟𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶, apre il ciclo di incontri “𝗘𝗹𝗼𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼. 𝗚𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲”, promosso da #Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscana e Gabinetto G.P. Vieusseux, in collaborazione con Lo Stanzone Delle Apparizioni.

Per saperne di più 👉 https://ow.ly/RsgP50VJAn2𝗘𝗹𝗼𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 - 𝟱 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼
𝗚𝗶𝗮𝗻𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗼𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 - 𝗦𝗲𝗿𝗲𝗻𝗮 𝗗𝗮𝗻𝗱𝗶𝗻𝗶

L𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝟱 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 nel 𝗟𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶, apre il ciclo di incontri “𝗘𝗹𝗼𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼. 𝗚𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲”, promosso da #Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscana e Gabinetto G.P. Vieusseux, in collaborazione con Lo Stanzone Delle Apparizioni.

Per saperne di più 👉 https://ow.ly/RsgP50VJAn2🎙️ La tua poesia merita di essere ascoltata.

Partecipa al Concorso “Il Federiciano” e avrai l’opportunità di presentare i tuoi versi in un evento dedicato alla poesia, con la possibilità di vedere la tua opera incisa su stele di ceramica.

Unisciti a una comunità di poeti e condividi la tua voce con il mondo.
🖋️ Invia le tue poesie inedite entro il 15 giugno 2025.it

📌 Partecipazione gratuita.
Per maggiori informazioni: rivistaorizzonti.net/concorso-federiciano
Con il Patrocinio della Città di Augusta.