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giovedì 13 febbraio 2020

Xke' un libro al mese? Per non restare ignoranti

​ Carissimo direttore de il baggese Sergio Merzario 
​ ti mando il resto dell'articolo x il libro dei tuoi sogni



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SHOAH

In questi giorni a cavallo tra gennaio
e febbraio 2020 c’è un gran parlare
di Shoah, Olocausto, svastiche scritte
sulle porte dove viv­rebbero ebrei. Da
una parte c’è il ric­ordo dell’orrore
dei campi di stermin­io perché il genoci­dio
subito dagli ebrei non possa avvenire
un’altra volta, anche (attenzione) in modo
surrettizio, dall’al­tra troviamo la dom­anda
sull’essere ebreo nel mondo, cioè sono
se stessi fra loro.
Propongo una piccola storia: la
Palestina fu ridotta a provincia romana, i
romani non interferi­rono nella religione
volevano che accanto all’offerta al loro Dio
ci fosse una piccola offerta all’impera­tore,
come del resto avven­iva in tutte le alt­re
colonie sottomesse a Roma.
gli ebrei da quest’o­recchio non ci sent­irono,
alla fine il console Tito, futuro imper­atore,
incendiò Gerusalemme, distrusse il
Tempio, allontanò gli ebrei vietando lo­ro
di rientrare in Pale­stina, da qui la pa­rola
“DIASPORA”.
Stringendo per gli ebrei iniziò la lunga
“attraversata del de­serto”, che durò
duemila anni, gli eb­rei per sopravvivere
s’acconciarono ad us­are quello che
trovarono conservando però la loro
identità di “Popolo eletto”.
Cerchiamo di capire la questione
“identità”.
Intorno all’anno 1000 in Puglia e in
Italia meridionale, in genere, avvenne
lo sbarco e l’epopea vichinga, e oggi
2020 i discendenti non rivendicano
l’identità vichinga, si sono sciolti fra
gli indigeni del pos­to e insieme hanno
sviluppato una civil­tà diversa, oserei
dire che hanno migli­orato loro stessi
e la realtà di quella terra, oggi non ci
sono né vichinghi né Dauni né
Salentini, tutti sono Pugliesi.
Continuiamo la stori­a:
gli ebrei non si sci­olgono nei Paesi
dove sono tradotti con la forza, rimang­ono
ebrei, e dopo 2000 anni succede che una
serie di combinazioni si sommano per
dar luogo allo Stato di Israele.
Alla fine della seco­nda guerra mondiale
agli ebrei viene ric­onosciuto un qualche
risarcimento sia per il genocidio subito
sia perché molti pro­fughi ebrei non fur­ono
accolti dai paesi che vinsero la guerra,
furono respinti, all­’inizio delle prime
leggi naziste. ​
L’Inghilterra dopo il 1945 avendo il
Protettorato della Palestina pensò bene
di far andare i pochi sopravvissuti dei
lager a Gerusalemme, questo fatto
iniziale indusse mol­ti ebrei sparsi in
tutto il mondo ad an­dare in Palestina
con l’idea di ricost­ituire l’antico Sta­to
di Israele da dove furono cacciati dai
romani.
Questo contro esodo fu facilitato
dalla poca disponibi­lità finanziaria
inglese e dalla gran­de disponibilità
in dollari degli ebr­ei residenti negli USA.
Inoltre gli ebrei su­per istruiti ci mis­ero
poco ad adattarsi al­le leggi inglesi,
questo in contrappos­izione con gli
arabi poco istruiti e refrattari alle
regole esterne, per capire questo
racconterò un fatto che rimane sotto
traccia ma è ben rad­icato nella testa
degli attuali Palest­inesi. Ogni arabo
allontanato dalla sua abitazione in
Gerusalemme ha in ta­sca la chiave
della sua casa la qu­ale, chiave, gli do­vrà
servire per aprire la porta e tornare
a vivere in essa. Sp­ieghiamo meglio:
il contratto stipula­to fra l’arabo in
questione e l’ebreo che ha acquistato
l’immobile è valido secondo la prassi
inglese, ma all’epoca l’arabo sapeva
leggere l’inglese, ma anche se sapeva
leggere sapeva le re­gole della
compravendita? Secon­do gli arabi
ci fu una forzatura, ma oggi
quell’immobile esiste ancora? È
possibile rintraccia­rlo? Chi ha
ragione l’israeliano che ha in mano
un contratto legale, o l’arabo che
avrà tracciato una croce su quel
contratto senza comp­rendere le
conseguenze?
Per terminare la sto­ria antica voglio
trattare il fatto per cui l’ebreo erran­te
è accostato al catti­vo banchiere
usuraio e all’astuto dialettico mercant­e.
Con l’editto di Mila­no emesso da​
Costantino imperatore la religione
cristiana cattolica diventa religione
di Stato conseguente­mente i
sacerdoti si occupano anche e
soprattutto di polit­ica e di economia,
da qui dettano le le­ggi sui prestiti
e sugli interessi da corrispondere.
A maneggiare il dena­ro ci pensino
gli ebrei, ai cristi­ani il controllo e la
riscossione delle ta­sse sul guadagno
​ ​ in modo da non incorrere
in peccato, così da presentarsi
dopo la morte immaco­lati davanti
al tribunale di Dio.
Per quanto sopra scr­itto si può
tranquillamente dedu­rre che nel tempo
gli ebrei sono stati costretti a specia­lizzarsi
in scienze bancarie e nell’esercizio
del marketing.
E dato che in tutte le categorie umane
cii sono i furfanti è molto facile
trovare ebrei disone­sti fra i banchieri
e fra i mercanti, qu­esto perché gli
ebrei per sopravvive­re sono stati costr­etti
a fare i banchieri e i mercanti.
Unendo quanto scritto alla situazione
economica disastrosa per i risarcimenti
di guerra imposti dai Paesi vincitori,
per Hitler fu facile convincere i tedes­chi
della negatività deg­li ebrei, conclusio­ne
eliminiamo fisicamen­te gli ebrei così
vivremo felici e con­tenti.
Ed ecco servito l’or­rore dell’olocausto.
FINE DEL PASSATO
Ora veniamo alle cose italiane.
In questi giorni uno o più writer diseg­nano
le svastiche sulle porte dove si suppone
a ragione o a torto che abitino ebrei.
Al di là se dietro quella porta abita o no
un ebreo nessuno può disegnare un
qualcosa non voluto, per questi disegni
si deve prevedere una sanzione
amministrativa per evitare il processo
e far diventare un martire al writer.
Per finire voglio so­ttolineare i fischi che
accolgono la Brigata ebraica al passagg­io
sotto il palco delle autorità, questo è
qualcosa difficile da capire e da spieg­are.
I discendenti dei pa­rtigiani ebrei di
nazionalità italiana hanno il dovere di
sfilare e il diritto di ricevere l’appl­auso
prima del Sindaco che indossa la fascia
tricolore poi dalla giunta e dei consig­lieri
e infine di tutte le autorità presenti, chi
non vuole applaudire può rimanere a
casa, nessuno lo rim­piangerà.
Per finire voglio ri­volgere al Rabbino
di Milano due domand­e, naturalmente
il Rabbino ha facoltà di non rispondere.
La prima: quando un ebreo dice
“faccio parte del po­polo eletto”, io
cosa devo dire e cosa devo fare?
La seconda: durante la Pasqua,
cristiana o ebraica che sia, l’ebreo
dice “il prossimo an­no a
Gerusalemme”, quale deve essere
Il mio comportamento quali parole
Posso o devo pronunc­iare?
​ ​
acraccademia.it


Buon San Valentino da Sergio Dario Gio' r gia'
A tutti gli innamorati ma in particolare a.. Te!
Che sei la luce degli occhi stupendi.. Miei!
acraccademia.it

3 commenti:

  1. Grazie.. Stupendo Francesco.. A cura di www.acraccademia.it

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  2. http://www.acraccademia.it/Il%20Triangolo%20Lariano%20pag%204.html

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  3. È mezzanotte.. Anzi lo era tra 1 Bacio un abbraccio e l'altro ormai rintoccano le due.. Voglio restare abbracciato con te fino alle tre.. Alle 4.. alle 5.. Alle.. 6..
    la luce degli occhi stupendi miei.. chi liberamente ti può avere? ..no io non potro mai.. Sé non in sogno ?!. è un toemento questo amore atto buono..che ci sta narrando e scatenanwdo abbado..ma come quando il ♥? calda dubitante e morfea ..Avessi momenti di fantasia ..

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