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giovedì 20 marzo 2025

Che cos'è il Manifesto di Ventotene criticato da Giorgia Meloni e cosa d...

Punto e a capo: l'occasione di Piazza del Popolo IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA Ciao , Ero in piazza del Popolo a Roma, sabato, e ho potuto toccare con mano quanto l’Europa sia un ideale che unisce. Lo hanno scritto in tanti, lo ha detto Michele Serra dal palco: in piazza c’erano persone che la pensavano in modo diverso sul come e sul cosa fare. Ma erano unite tutte dalla stessa idea: l’Italia è più forte se l’Europa è più forte. A chi, come me, è impegnato in politica, rappresentando i cittadini nelle istituzioni, sta ora il compito di raccogliere l’indicazione della piazza e continuare a lavorare per una maggiore integrazione europea. Senza questo lavoro, come ha detto Romano Prodi l’Europa rischia di fare la fine della noce tra le tenaglie di Russia e Stati Uniti. Non è facile farlo, anche perché le decisioni che dobbiamo prendere non sono né facili né comode. Discutere di guerra, di riarmo, mentre si cerca di preservare la pace può sembrare controintuitivo. Eppure in un mondo sempre più aggressivo, con Trump che guarda con più simpatia a Putin che agli alleati europei, l’Europa deve pensare alla propria sicurezza. Senza gli Stati Uniti oggi non siamo in grado né di proteggere i nostri stati, né di aiutare chi ai nostri confini chiede aiuto o guida. E’ su questo che si è votato al Parlamento europeo la scorsa settimana, quando si è discusso del piano della Commissione europea per la difesa europea. Per discutere, è importante partire dalla realtà. Il piano prevede: 150 miliardi di debito europeo per progetti europei per la difesa La possibilità di sforare il patto di stabilità per le spese per la difesa nazionali, senza sacrificare altre voci di bilancio E’ il primo mattone di una serie di altre decisioni che dovranno rendere l’Europa più adulta e pronta a prendere decisioni autonome anche nel campo della politica internazionale. Proprio grazie alle risorse aggiuntive europee e all’allentamento del patto di stabilità, i governi nazionali non sono costretti a scegliere tra il taglio delle spese per il welfare e l’aumento delle spesa della difesa. E’ per questa ragione che il gruppo dei socialisti europei ha votato a favore del piano, così come sostengono il piano i governi socialisti in Europa, a partire dalla Spagna di Sanchez. [Con le nostre bandiere prima della manifestazione a Roma - 15 marzo 2025] Una parte del PD ha invece votato per l’astensione, perché non convinta dal piano. Non bisogna drammatizzare: di fronte a grandi questioni come la pace e la guerra, di fronte agli enormi cambiamenti che stiamo affrontando, è fisiologico che ci sia discussione, che non tutti la pensiamo allo stesso modo (anche tra chi scrive e chi legge questa newsletter ci sono a volte grandi diversità di vedute). Proprio per questo, servirebbe più pazienza e più confronto anche tra noi. Pensare che chi ha dei dubbi sul piano desideri favorire l'invasione russa o che chi invece sostiene la necessità di investire di più in difesa voglia vedere la gente morire di fame ma con i fucili in mano, non serve a niente, se non a creare ferite che faranno sempre più fatica a cicatrizzarsi. E siamo in un periodo storico in cui non possiamo permetterci un rischio del genere. Dobbiamo impegnarci per favorire la discussione interna e per confrontarci profondamente. Il che non significa mettere in discussione il ruolo della segretaria: Elly Schlein è stata eletta due anni fa ed è la mia, la nostra segretaria. Ed è proprio alla segretaria che va chiesto di aiutare il PD a fare una discussione seria e approfondita su come cambia il mondo intorno a noi, e su dove stiamo noi in questo cambiamento. C’è chi ha paragonato il periodo che stiamo vivendo allo stravolgimento post-1989 che fu un momento in cui i presupposti del mondo sono cambiati, così come stanno cambiando adesso. Se così è, serve che il PD ragioni, discuta, e decida cosa vuole fare, per cosa si batte. Non è il tempo delle astensioni. Ha ragione Nicola Zingaretti, che oggi nella sua intervista a Repubblica ha detto che il PD non può sprecare l'occasione di Piazza del Popolo, quella diversità che è saputa stare insieme, quell'unione di minoranze che è poi l'Europa, la democrazia. Mentre noi eravamo in piazza erano in corso altre due manifestazioni in altre due capitali europee: a Belgrado, per chiedere le dimissioni del presidente Vucic, e a Budapest, con 500mila persone che si oppongono alle decisioni di Orban. Anche chi era in piazza a Belgrado e Budapest guarda all’Europa. Ti consiglio di leggere questo pezzo uscito su Repubblica oggi di Timothy Garton Ash. [Manifestazione per l'Europa - 15 marzo 2025] A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA Questa settimana in Aula verrà la Presidente del Consiglio per le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo che si terrà giovedì. All'ordine del giorno ci sarà l'Ucraina, il Medio Oriente, le migrazioni e la competitività. A questo proposito domani al Senato verrà audito nel merito del suo rapporto anche l'ex presidente del consiglio Mario Draghi. Mercoledì 19 marzo è la festa del papà. Insieme a Luca Sofri e alle ricercatrici di Tortuga Think Tank discuteremo della necessità di estendere il congedo di paternità. Ci vediamo a Milano, da Santeria Toscana alle 21, per partecipare registrati qui! Venerdì 21 marzo al teatro Parenti a Milano c'è la presentazione alle 18.30 del libro di Claudio Martelli "Il merito, il bisogno e il grande tumulto", insieme a lui interverranno anche Paolo Gentiloni e Luciano Fontana, il direttore del Corriere della Sera. Saranno poi moderati da Andrée Ruth Shammah. Dal 19 al 30 marzo 2025, Milano ospiterà in piazza Mercanti l’esposizione internazionale "Volti della resistenza russa", una mostra dedicata ai cittadini russi incarcerati per aver scelto di esercitare la libertà di denunciare una dittatura e una guerra. Sabato 22 ci sarà l'inaugurazione! A lunedì prossimo, Lia P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi. P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto. CONOSCIAMOCI MEGLIO inviata tramite ActionNetwork.org. Per aggiornare il tuo indirizzo mail, cambiare nome o indirizzo o smettere di ricevere le mail da Lia Quartapelle, per favore Clicca qui.

mercoledì 5 marzo 2025

Il milanese di marzo a cura di Crv-Centro Ricerche Valassinesi

Inter... da CentroRicercheValassinesi

Mercoledì 19 marzo: viva i papà! perché serve il congedo di paternità  Ciao Sergio, spero tu stia bene. Ti scrivo perché in occasione della festa del papà - mercoledì 19 marzo - insieme a Tortuga think tank ho organizzato un dialogo sul congedo di paternità insieme a Luca Sofri, direttore del Post. A settembre con Tortuga abbiamo presentato un report a Montecitorio sulle aziende che hanno un congedo di paternità paritario (e non sono poche).  A partire dalle evidenze del report di Tortuga sui congedi esistenti a livello aziendale, parleremo dei benefici di questo strumento e della possibilità di estenderne la durata in Italia.  L'evento si terrà in Santeria Toscana, in viale Toscana 31 a Milano, mercoledì 19 marzo alle ore 21. La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi, qui il link.  Spero di vederti,  Lia inviata tramite ActionNetwork.org. Per aggiornare il tuo indirizzo mail, cambiare nome o indirizzo o smettere di ricevere le mail da Lia Quartapelle, per favore Clicca qui.

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