martedì 3 settembre 2024

Settembre...il tre,

Per leggere l’articolo su Instagram link in Bio: Domenico Rossi, Segretario regionale PD e membro della Commissione Sanità, denuncia il pericolo imminente per il Sistema Sanitario Nazionale a causa dei tagli del Governo di destra. La salute dei cittadini italiani è a rischio. Questo è il monito lanciato dal Segretario regionale del Partito Democratico e membro della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Domenico Rossi, in seguito ai dati allarmanti emersi dall’ultimo studio della Fondazione Gimbe. Secondo Rossi, le politiche di disinvestimento in sanità da parte del Governo di destra stanno erodendo le fondamenta del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), mettendo a rischio il diritto alla salute per milioni di italiani. La Denuncia di Domenico Rossi «I dati che emergono dall’ultimo studio di Fondazione Gimbe sono preoccupanti e confermano quello che il Partito Democratico denuncia da tempo: la destra al Governo sta mettendo a serio rischio il Sistema Sanitario Nazionale tagliando i fondi dedicati alla sanità pubblica», dichiara Rossi. Con un investimento in sanità pari al 6,2% del PIL, l’Italia si colloca al di sotto della media OCSE (6,9%) e all’ultimo posto tra i paesi del G7. «La propaganda di Meloni e della destra è smentita da questi dati drammatici», aggiunge Rossi. Le Conseguenze dei Tagli alla Sanità Rossi prosegue spiegando che disinvestire in sanità significa non riuscire a rafforzare e potenziare il sistema sanitario pubblico, rendendolo incapace di rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini. «Un adeguato finanziamento del sistema sanitario rappresenta la madre di tutte le battaglie per la sanità pubblica: senza risorse adeguate non ci possono essere assunzioni, nuovi ospedali e potenziamento del territorio. Questo la destra dovrebbe capirlo, invece continua a portare il nostro Paese in basso nelle classifiche». I dati di Gimbe rivelano un quadro allarmante: nel 2023, mentre l’Italia registra una spesa sanitaria pro-capite di 3.574 dollari, la Germania ha superato i 7.253 dollari. Questo divario evidenzia come l’Italia sia sempre più indietro rispetto ai suoi partner europei. Impatti Regionali e Problemi Strutturali Le scelte del Governo centrale si riflettono pesantemente sulle Regioni. In Piemonte, ad esempio, i cittadini affrontano quotidianamente l’emergenza delle liste d’attesa, il grave problema della carenza di personale sanitario e l’immobilismo dell’edilizia sanitaria. «Senza contare il discutibile uso dei fondi del PNRR e l’eventuale entrata a regime dell’autonomia differenziata, che non farebbe altro che acuire le situazioni di difficoltà e incertezza, oltre ad aumentare le distanze tra la qualità del servizio sanitario tra i diversi territori», continua Rossi. La Difesa del Diritto alla Salute Il Segretario regionale PD conclude sottolineando che garantire fondi adeguati al sistema sanitario pubblico è l’unico modo per evitare che i cittadini siano costretti a rivolgersi al sistema privato, un’opzione disponibile solo per chi può permetterselo. «Il diritto alla salute non deve rimanere sulla carta, ma deve concretizzarsi nella vita reale dei cittadini, che oggi, invece, sono discriminati sulla base della capacità reddituale. Per questo chiediamo al Governo di finanziare in maniera adeguata il sistema sanitario. Il PD ha chiesto di arrivare al 7,5% del PIL. Ci si può arrivare gradualmente, ma non possiamo restare sotto la media europea. Questo è inaccettabile», conclude Rossi. Il Partito Democratico ribadisce la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche sanitarie per garantire a tutti i cittadini italiani un accesso equo e universale alla salute. Condividi: sette 7dl

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