lunedì 9 settembre 2024

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Punto e a capo: come si salva l'Unione Europea, secondo Draghi IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA Ciao Sergio, come stai? Iniziamo con la notizia più importante di oggi, questa mattina alle 11 Mario Draghi ha presentato il suo rapporto sul futuro della competitività dell'unione Europea. La presidente della Commissione Ursula von Der Leyen gli aveva chiesto di scriverlo circa un anno fa. Si tratta, in parte, di uno dei modi con cui l'UE sta affrontando dei problemi strutturali in diversi ambiti, dall'energia alla difesa. Questa mattina è uscita un'intervista a Enrico Letta in cui dichiara che se l'Unione Europea non investe in politiche industriali europee e non nazionali "si suicida". Anche la diagnosi della situazione europea descritta da Draghi evidenzia come la crescita dell'Unione Europea sia stata molto più lenta rispetto a quella cinese o statunitense negli ultimi vent'anni. Come soluzione, il report offre 400 pagine con raccomandazioni per 10 settori economici diversi. In questo articolo di Politico, vengono riassunti i punti che è importante conoscere. Il rapporto Draghi è quello che serve al futuro dell'Unione Europea. Non solo contiene una serie di giuste proposte di policies per aumentare la nostra competitività, ma soprattutto risponde alla domanda del perché dobbiamo farlo. Il mondo sta diventando troppo grande e noi siamo troppo piccoli per i problemi che dobbiamo affrontare, come Paesi e come Unione Europea. Serve un investimento sulla competitività delle nostre economie, che non deve tradursi in maggior flessibilità o precarietà nel mercato del lavoro, ma in un investimento diffuso su lavoro, come strumento di emancipazione, un investimento sul capitale umano. La maggior parte delle domande che vengono poste sul rapporto Draghi riguardano il "chi lo metterà in pratica?". Sta ai governi rispondere con azioni oppure spiegando perché scelgono l'inazione. In Italia sarà necessaria una discussione approfondita sul rapporto Draghi e il rapporto Letta e sull'impegno che il governo Meloni ci metterà. Come opposizione saremo a fianco del governo in tutte le decisioni che prenderà per rafforzare l'Unione e per affrontare con più strumenti il nostro futuro. Ieri sera a Reggio Emilia, la segretaria Elly Schlein ha chiuso la Festa dell'Unità nazionale, con un discorso molto bello, in cui ha indicato le priorità su cui lavorare per un progetto per l'italia. Sono sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e salari, politica industriale e diritti sociali e civili. Sulla sanità non ci limiteremo a chiedere più risorse, ma penseremo a una riforma che possa garantire la salute universale. Sul lavoro dobbiamo mettere al centro il salario minimo e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La segretaria enfatizza la necessità di un'allenza, a partire dalla società, di cui un bel pezzo non vota più. L'obiettivo è costruire un'alternativa alla destra sul programma e soprattutto "nel Paese più che nel Palazzo". Un'alternativa è possibile, a partire dal fatto che questo governo continua a dimostrare - attraverso la sua classe dirigente -la sua incompetenza e inadeguatezza. Il riassunto del discorso della segretaria Elly Schlein lo puoi trovare qui. Venerdì 6 settembre Youssef Barsom è morto carbonizzato nella sua cella a San Vittore, a diciotto anni. Vorrei far arrivare il mio cordoglio alla famiglia della vittima e alle persone a lui care ed esprimere vicinanza a tutta la comunità carceraria di San Vittore, colpita duramente da questa tragedia. Dobbiamo agire di fronte a un dramma del genere. Nessuno avrebbe voluto affrontarne uno simile, ma non c’è da stupirsi che sia accaduto proprio nell’istituto penitenziario più sovraffollato di Italia. È da troppo tempo che la gestione delle carceri avviene in modalità emergenziale: nessun intervento strutturale sui problemi di fondo, solo interventi sporadici e insufficienti. Gli interventi proposti dal governo sono tardivi e inefficaci. Solo dall’inizio di quest’anno, sono avvenuti 70 suicidi di detenuti e 7 di agenti penitenziari - uno ogni tre giorni. La situazione che riguarda i detenuti più giovani e stranieri è particolarmente drammatica. È urgente attuare soluzioni di lungo periodo che affrontino i problemi cronici di sovraffollamento e carenza di personale. Serve un intervenuto strutturale, come quello proposto dall’onorevole Giachetti sulla liberazione anticipata speciale. Secondo l’Ordinamento Penitenziario, le persone detenute possono ottenere dal magistrato di sorveglianza una detrazione di 45 giorni per ogni semestre di pena scontata, a patto che abbiano partecipato a percorsi rieducativi. La proposta di legge di Giachetti vorrebbe aumentare la libertà anticipata da 45 a 60 giorni ogni sei mesi e prevede anche che si accelerino le procedure per accordare il beneficio. Si tratta, al momento, dell’unica misura che abbiamo in questo momento per incidere sul tema del sovraffollamento. La maggioranza invece non sembra essere interessata alla soluzione del problema, dato che a luglio la pdl Giachetti è stata nuovamente rinviata e invece il dl Nordio non cita nemmeno la parola sovraffollamento. A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA Questa settimana in Aula discuteremo del ddl sicurezza. In commissione Esteri domani 10 settembre alle 11.30 ascoleteremo i rappresentanti della fondazione Pangea ETS sull'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e la tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni. Riferiranno della situazione in Afghanistan, dove il 22 agosto è entrata in vigore una legge che limita ancora di più i diritti delle donne. Per una donna da adesso è vietato cantare, recitare o leggere ad alta voce in publico e anche guardare un uomo con cui non sono imparentate. Domani, martedì 10 settembre alle 21 ora americana (alle 3 di mattina in Italia) ci sarà il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump. Sarà moderato dai giornalisti di ABC David Muir e Linsey Davis. Harris è un'ottima oratrice, ma Trump, nonostante dica cose sempre più folli e sconnesse, è ormai al settimo dibattito presidenziale. Ne riparleremo la prossima settimana. Domenica 15 settembre alle 18 parliamo di elezioni americane dal vivo, alla Festa dell'Unità di Torino, in Piazza d'Armi. Sarò sul palco GD/Democratiche insieme a Nicolò Carboni, Lorenzo Ruffino, Diego Canaletti e Valentina Porta, a moderarci sarà Matteo Nepote. A lunedì prossimo, Lia P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi. P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio.

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