giovedì 18 giugno 2020

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Dal Vero mondo.. di Giò r Già.. già..
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Carissimo Direttore, come ti trovi a Sanremo? ora.!?, hai visto..la realtà del tuo sogno?.. omissis. , ti ho mandato l'articolo sul bullismo due, ora ti mando qualcosa sulla burocrazia, è meglio che lo leggi perchè ci sono sempre errori nonostante..omissis.. Milano, 13/18 giugno 2020 

Burocrazia?!
a cura di Francesco Costantino filosofo Milanese!

In questi giorni in Italia circola
l’impegno del governo a ridurre
drasticamente la burocrazia in tutti
i campi del pubblico, in modo particolare
per gli appalti pubblici. Si fa riferimento
a cosa è successo con il ponte di
Genova, dimenticando che in questa
occasione tutte le ditte in odore di mafia
si sono ben guardate di chiedere
subappalti, inoltre la ditta costruttrice
non aveva nessun elettore da
accontentare. Quindi l’esempio di
Genova non è ripetibile, perché chi
vincerà i nuovi appalti dovrà tenere
presente i padrini che si muovono
nell’ombra.
 Soluzione: in Italia abbiamo un
sistema giudiziario complicato perché
è un compromesso attuato dopo il
’45 non ancora digerito perché non
abbiamo avuto un taglio netto con il
fascismo, come nella Germania nazista,
ma un lento adeguamento delle leggi
alle nuove istanze della realtà.
In questo lungo periodo i vari don
Rodrigo, conte zio assistiti dall’avvocato
Azzeccagarbugli, protetti dal clima della
cortina di ferro del dopoguerra, hanno
chiesto e ottenuto che le loro malefatte
in un modo o in un altro non arrivassero
mai a giudizio. Piano piano, però,  i fatti
del giorno imposero delle norme preventive
per arginare le malefatte dei boiardi, queste
norme oggi, 2020, sono diventate un ceppo
al piede per le imprese, e cosa importante
ostacolano la concorrenza con quelle
estere. Come uscirne? La prima cosa che
mi viene in mente: prendiamo a riferimento
la giustizia di un altro Paese, la Germania,
la Francia, l’Inghilterra, gli USA, l’Olanda,
insomma un Paese di sicura democrazia
dove le imprese fanno affari importanti
in tutta sicurezza. Dov’è il problema?
Nei Paesi suddetti non esiste la
prescrizione all’italiana, i colletti bianchi
quando sono presi con le mani nella
marmellata vengono giudicati e..  se
colpevoli condannati,  e mandati a
scontare TUTTA la pena fino all’ultimo
giorno, cosa inammissibile per un
colletto bianco italiano.
Conclusione, i Paesi sunnominati hanno
una lunga tradizione di cultura giuridica
dal basso, come succede oggi in Francia
con i gilet gialli, in Italia il popolo non ha
fiducia nei governanti perché dal Medioevo
ha dovuto rivolgersi a un potente estero
per chiedere, e a volte ottenere, giustizia.
Inoltre alla maggioranza degli italiani manca
la cultura di base ben descritta da
D’Annunzio nel romanzo “L’innocente”, ma
chi l’ha letto ?, certamente i Don Rodrigo
non certamente il popolino.
Per finire, in Italia esisteva l’istituto
della prescrizione del reato dopo un
certo numero di anni, per la gioia degli
avvocati, dal primo gennaio di quest’anno
quest’istituto è stato fermato a metà,
mi pare il 3 o il 4 gennaio una nota
dell’EU ne dava notizia congratulandosi
e chiedendo di procedere per eliminarlo
così l’Italia, finalmente, si allineava alla
giustizia europea. Qualcuno in Italia ne
ha dato notizia? Qualche chierico ha
scritto qualcosa? Fino a che il popolino
crede al gran cancelliere spagnolo
Ferrer che dice una cosa e ne pensa
un’altra la giustizia italiana sarà
forte con i deboli e debole con i don
Rodrigo con gran danno per tutti!
Burocrazia ai tempi di corona virus 2020!

" Bene bis!"
...ottima visione della realtà, credo che il ns. filosofo Milanese... Si sia superato.. che dire.. bravo!
Sergio Merzario direttore di ACRAccademia.it


.c@re..cose ..particolari, a presto lettori da Giò!
Poesie e..vita in attesa..
https://youtu.be/KrwpVVaq-Zw
https://youtu.be/mGA7xzzPjyQ
https://youtu.be/ySiTN6QatjU

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